Triennio 2019/2022
La nostra Scuola dell’Infanzia si prefigge di concorrere, definire e promuovere l’educazione integrale ed armonica del bambino/a, secondo una concezione dell’uomo come persona, in una visione cristiana del mondo e della vita, nel rispetto del primario diritto educativo dei genitori e della pluralità delle loro prospettive valoriali.

La scuola dell’infanzia paritaria: proposta educativa e servizio pubblico

Legge 13 luglio 2015 n. 107. “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.

Art 1. - comma 12: “Le istituzioni scolastiche predispongono entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la programmazione delle attività formative (…) Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre (…)”.

A tale proposito si ricorda che il MIUR con nota n. 17832 del 16 ottobre 2018 ha fornito alcune indicazioni circa la predisposizione del PTOF a decorrere dal triennio 2019-2022. In particolare: non più con scadenza ottobre, ma entro l’apertura delle iscrizioni (per l’a.s.2019-2020 il 7 gennaio 2019), ciò per consentire un tempo più disteso per la predisposizione del documento.

Comma 152: "Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca avvia, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, un piano straordinario di verifica della permanenza dei requisiti per il riconoscimento della parità scolastica di cui all'art. 1, comma 4, della legge 10 marzo 2000, n. 62, con particolare riferimento alla coerenza del piano triennale dell'offerta formativa con quanto previsto dalla legislazione vigente e al rispetto della regolarità contabile, del principio della pubblicità dei bilanci e della legislazione in materia di contratti di lavoro (…)

Il nostro PROGETTO EDUCATIVO (P.E.) allegato a questo documento, unitamente allo STATUTO, è parte fondante della nostra… (associazione, federazione, parrocchiale, congregazione...) e parte integrante del PTOF che richiama pienamente ai dettati della Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) per il decennio 2010-2020 all’ "EDUCARE ALLA VITA BUONA DEL VANGELO", compreso quanto previsto per l'Insegnamento della Religione Cattolica (I.R.C.), con i riferimenti alla Intesa 2012 tra Stato Italiano e Chiesa Cattolica (C.E.I).

Il P.T.O.F. è disciplinato già nell’art. 3 del D.P.R. 275/1999 “Regolamento sull’autonomia delle istituzioni scolastiche” - oggi comma 14 della L. 107/2015- che non riporta sostanziali modifiche al già citato art. 3, tranne che per la dicitura “rivedibile annualmente”.
“Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia".

Il piano triennale di offerta formativa 2019-2022: caratteristiche e contenuti

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) attua e da vigore al Progetto Educativo (P.E.), documento fondante delle nostre scuole dell’infanzia paritarie, parte integrante, unitamente allo Statuto, in armonia con i principi della Costituzione Italiana.
Il P.T.O.F. intende favorire il pieno sviluppo delle potenzialità dei bambini che la frequentano in un adeguato contesto cognitivo, ludico e affettivo, garantendo, così, il loro diritto ad avere pari opportunità di educazione, di cura, di relazione, di gioco e di istruzione anche attraverso l’abbattimento delle disuguaglianze e le eventuali barriere territoriali, economiche, etniche e culturali per attuare una vera inclusione, favorendone la crescita armonica.


Il P.T.O.F.:
• Indica gli obiettivi cognitivi ed educativi determinati a livello nazionale, raccoglie linee d’azione ed interventi educativi per raggiungere gli obiettivi, riflette le esigenze del contesto territoriale locale nei suoi aspetti culturali, sociali ed economici.
• E’ redatto in conformità alla Legge n. 107/2015 e tiene conto della legge sull’Autonomia Scolastica (D.P.R. 275 del 8-3-99) e dallo Statuto.
• E’ strutturato per il triennio 2019 – 2022 (L. 107/2015) con spazio per adeguarsi annualmente, attraverso l’aggiornamento delle sue parti in relazione alle nuove esigenze e alle nuove normative.
• Raccoglie i documenti fondamentali in base ai quali viene organizzato il servizio scolastico.
• E’ elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle indicazioni di gestione e di amministrazione definite dal Presidente/Dirigente Scolastico secondo le disposizioni dello Statuto/Regolamento della Scuola (es. il C.d.A.).
• E' approvato dal Consiglio di Amministrazione e "La scuola al fine di permettere una valutazione comparativa da parte delle famiglie, assicura la piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell'offerta formativa, che sono pubblicati nel Portale unico di cui alla legge 107/2015 comma 136. Sono altresì ivi pubblicate tempestivamente eventuali revisioni del piano triennale" (comma 17).
• Le famiglie sono informate di questo fondamentale documento indicando loro dove possono prenderne visione, inoltre viene condiviso nel momento dell’iscrizione e nelle assemblee di inizio anno scolastico.
• Viene reso disponibile attraverso la pubblicazione su “Scuola in Chiaro” e sul proprio sito internet (per chi ne è provvisto), disponibile in forma cartacea presso la scuola di appartenenza.

Il PTOF è uno strumento di pianificazione e si propone obiettivi su base pluriennale, che trovano progressiva realizzazione nelle progettazioni annuali, mantenendo la sua caratteristica di flessibilità: è uno strumento “aperto”, pertanto nel corso del triennio saranno possibili integrazioni e modifiche annuali, da assumere con la stessa procedura che la legge 107/2015 prevede per l’adozione e l’approvazione del documento generale in base:
• agli esiti dell’autovalutazione;
• ai profondi cambiamenti che interessano la Scuola;
• ai nuovi bisogni che emergono dall’utenza;
• ai nuovi bisogni che emergono dal territorio in cui la Scuola svolge la sua funzione educativa e formativa;
• ad eventuali nuove proposte;

Il PTOF è il documento che richiama al principio di corresponsabilità ed alleanza educativa tra Famiglia e Comunità Educante (Legale Rappresentante/Presidente, Amministratori, Coordinatrice, Docenti, Educatrici, Personale non Insegnante, Volontari) intesa come assunzione di precisi stili educativi e compiti per il conseguimento delle finalità condivise con le famiglie.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato questo P.T.O.F. in data: 05 Novembre 2019

L’identità della scuola

Nello specifico, la nostra scuola dell’infanzia FISM è una scuola dotata di una precisa identità: cattolica o di ispirazione cristiana, che mette al centro della sua azione educativa il bambino, facendo propria quella che Papa Benedetto XVI ha chiamato l’attenzione del cuore, ovvero un “prendersi cura” dell’Altro. Una cura, un’attenzione e un rispetto che diventano il principio ispiratore di ogni azione educativa, traducendosi in uno sguardo e in un impegno volti a far fiorire la grandezza e la bellezza che ciascuno porta. Una scuola che, come riportato anche nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (2012): «Affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare ad essere”»

Natura giuridica e gestionale

La Scuola dell’Infanzia paritaria “A.GE.A. ASILO INFANTILE DEDICATO AI CADUTI” di Montano L., con sede in Via Cav. E. Mascherpa 4, è una Associazione gestita da Genitori.
Di seguito si riporta la planimetria:

Planimetria della scuola

Appartenenza alla FISM (federazione italiana scuole materne) come espressione e sistema

Espressione

La Scuola dell'Infanzia, paritaria “A.GE.A. ASILO INFANTILE DEDICATO AI CADUTI” di Montano L. è scuola cattolica – o di ispirazione cristiana- aderente alla FEDERAZIONE ITALIANA SCUOLE MATERNE - FISM COMO - Via Cesare Battisti, 8 tel. 031.300057 - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La FISM Como, con riferimento al Magistero della Chiesa Cattolica, fa propri i principi contenuti nelle dichiarazioni dell'O.N.U., della Comunità Europea sui Diritti dell'Infanzia e quelli sanciti dalla Costituzione Italiana.
In particolare propugna ed attua:
a) I diritti fondamentali di libertà e uguaglianza;
b) Il diritto alla libertà di espressione e di educazione spirituale e religiosa;
c) Il diritto dei genitori ad istruire ed educare i figli e ad essere agevolati nell’adempimento
d) dei compiti educativi;
e) Il diritto alla libertà di Educazione;
f) Il diritto di enti pubblici e privati ad istituire Scuole ed Istituti di Educazione;
g) Il dovere dello Stato di assicurare alle Scuole non Statali piena libertà e ai loro Bambini un trattamento paritario a quello dei Bambini delle scuole statali operanti in Italia.

Sistema

La rete delle 124 scuole dell'infanzia, paritarie cattoliche o di ispirazione cristiana della Fism provinciale di Como, delle 1.768 della Regione Lombardia, e delle oltre 6.000 in Italia.
La FORMAZIONE e l'AGGIORNAMENTO sono proposti da FISM COMO e CENTRO SERVIZI ad Amministratori, Coordinatrici, Insegnanti, Personale non Docente e altri Collaboratori Volontari e non, anche in attuazione di quanto previsto dalla legge di parità scolastica n. 62/2000, nonché la legge di "Riforma..." n. 107/2015.
La nostra scuola appartiene al Coordinamento provinciale pedagogico-didattico della rete delle scuole dell'infanzia, paritarie di ispirazione cristiana della provincia di Como.
La Coordinatrice e le Docenti partecipano al COLLEGIO DOCENTI della zona di Lurate Caccivio unitamente ed in rete con tutte le Coordinatrici e Docenti delle scuole dell'infanzia paritarie di ispirazione cristiano-cattolica (n°6 scuole appartenenti al collegio).
La Coordinatrice e le Docenti frequentano altresì i corsi annualmente proposti per la formazione e l'aggiornamento pedagogico-didattico, compreso l'annuale aggiornamento per il mantenimento dell'idoneità di cui al decreto vescovile all'I.R.C., nonché i corsi inerenti le mansioni e funzioni inerenti la sicurezza dei Bambini e degli ambienti (primo soccorso, antincendio, sicurezza lavoratori, HACCP.)
La nostra scuola si avvale delle proposte formative, di aggiornamento e dei servizi gestionali (contabilità e paghe) che il CENTRO SERVIZI FISM COMO a Scrl offre agli associati; il CENTRO SERVIZI promuove corsi di formazione e aggiornamento per tutte le altre persone che collaborano a vario titolo al funzionamento della nostra realtà scolastica.

Missione educativa della scuola FISM

- in quanto scuola paritaria si inserisce nel sistema pubblico integrato dell’istruzione in armonia con i principi della Costituzione e della legge di parità e “si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai 3 ai 6 anni ed è la risposta al loro diritto all’educazione ed alla cura…” (Indicazioni Nazionali 2012);
Come scuola paritaria, inoltre, risponde al mandato della Repubblica Italiana assumendosi i compiti propri della scuola dell’infanzia nella consapevolezza:
• di non essere l’unica agenzia educativa;
• del ruolo fondamentale e primario della famiglia;
• che oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di apprendimento.

- in quanto Scuola paritaria Fism si inserisce in una rete di scuole a diversi livelli: Fism provinciale, Fism regionale e nazionale e può beneficiare quindi di “un collegamento organico e stabile con le altre scuole cattoliche (o di ispirazione cristiana)”.
- in quanto Scuola di ispirazione cristiana è:
• luogo educativo caratterizzato dalla visione cristiana di “persona”;
• “una di quelle scuole che le comunità cristiane e le congregazioni religiose istituiscono perché riconoscono in esse un mezzo privilegiato volto alla formazione integrale dell’uomo nella prospettiva di una visione cristiana del mondo, della persona e della vita”;
• espressione di valori fondamentali scaturenti dal Vangelo e dal magistero della Chiesa, e coerenti con la Costituzione e con ciò che viene affermato dalle dichiarazioni ONU relative ai diritti umani e dell'infanzia;
• comunità che nell’impegno comune, nell’assunzione di responsabilità, nella coerenza con i valori dichiarati, in alleanza educativa con la famiglia attraverso la condivisione e la divisione dei compiti espressi nel patto di corresponsabilità, si pone come comunità educante;
• riferimento culturale ed educativo per le famiglie;
• comunità capace di proposta di vita buona alla luce del Vangelo.

I valori fondamentali ai quali si ispira la nostra scuola cattolica – o di ispirazione cristiana – hanno origine nei documenti del Magistero, che identificano i tratti specifici che definiscono l’identità della scuola:
la connotazione ecclesiale: “la scuola cattolica deve considerarsi una vera iniziativa della Chiesa particolare” (Giovanni Paolo II, Allocuzione ai Vescovi della Lombardia, 15 gennaio 1982, n. 6);
la connotazione comunitaria: “La dimensione comunitaria nella scuola cattolica non è una semplice categoria sociologica, ma ha anche un fondamento teologico” (La Scuola Cattolica alle soglie del terzo millennio, n. 18). Questo fondamento è la teologia della Chiesa-comunione, espressa nella Costituzione Lumen gentium. “Elemento caratteristico [della scuola cattolica] è [quello] di dar vita ad un ambiente comunitario scolastico permeato dello spirito evangelico di libertà e carità” (Gravissimum educationis, n. 8);
il significato sociale e civile: “La Scuola Cattolica è un’espressione del diritto di tutti i cittadini alla libertà di educazione, e del corrispondente dovere di solidarietà nella costruzione della convivenza civile” (La Scuola Cattolica, oggi, in Italia, n. 12). Con la sua presenza la scuola cattolica offre un contributo prezioso alla realizzazione di un reale pluralismo;
l’originalità della proposta culturale: la fedeltà al Vangelo annunciato dalla Chiesa è il criterio fondamentale che ispira la proposta culturale della scuola cattolica; l’originalità non sta nel qualcosa in più rispetto agli altri, ma nel fare qualcosa di diverso.

Cenni storici

E’ stata costituita nell’anno 1928, per iniziativa del parroco di allora, Sac. Don Silvano Menotti.

Ha trovato dei benefattori che hanno donato il terreno alla allora Congregazione Comunale, e gli abitanti del posto hanno provveduto ai lavori con spontaneità e volontariato avendo capito la necessità dell’Asilo.

Dalla nascita, l’amministrazione e la gestione dell’Asilo, è sempre stata condotta da un Consiglio Direttivo della frazione, costituitosi in Associazione per la Gestione dell’Asilo Infantile.

I Presidenti sono stati dapprima, Don Silvio Menotti per circa sette mesi finchè non gli sono succeduti alla carica i sig.ri Mascherpa Cav. Emanuele, Don Remo Mascetti, Don Michele Cairoli e Cav. Luigi Carnini.

Dal 1969 ha assunto la carica di presidente, il sig. Tettamanti Franco fino alla fine del 2004 quando è subentrato l’arch. Roncoroni Guerino, sostituito a fine 2006 dal sig. Ostinelli Marco, nell’anno 2009 dall’ Ing. Molteni Emanuele, nell’anno 2013 dalla sig.ra Beccardi Lorena, nell’anno 2017 dal sig. Nanni Roberto e dall’anno 2019 dall’attuale Presidente sig. Mistrangelo Matteo.

La struttura ha subito delle migliorie negli anni 1979/80 per poi passare al nuovo complesso costruito in via Don Bosco in base a tutti i requisiti di legge, terminato alla fine del 2002 e diventato operativo con l’inizio dell’anno 2003. Attualmente la via è stata dedicata al primo presidente della Scuola, il Cav. Emanuele Mascherpa.

Il 16 Maggio del 2003, l’Asilo, è stato inaugurato ufficialmente e l’intera struttura è stata benedetta dal Vescovo di Como, Monsignor Alessandro Maggiolini con la presenza delle massime autorità provinciali.

La cornice di riferimento pedagogico

L’idea di bambino

Il bambino “è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, spirituali, religiosi”. (“Indicazioni Nazionali per il curricolo” 2012).
Ogni bambino è unico, originale, irripetibile.
Ogni bambino è immagine di Dio, segno della presenza di Dio in mezzo a noi e deve essere valorizzato perché possa realizzarsi, cioè essere sempre più a somiglianza di Dio.
Prendersi cura del bambino significa accogliere, ascoltare, valorizzare le differenze per costruire risposte alle vere “domande educative” del bambino e non dare risposte precostituite “chiedendo” ad ogni bambino di adeguarsi e adeguare le sue domande.
La nostra Scuola dell’infanzia non programma solo un percorso di apprendimento che permette di comprendere e produrre messaggi, conoscere l’ambiente circostante, porre problemi e ipotizzare soluzioni, ma cura le condizioni perché ogni bambino possa sviluppare le sue potenzialità in un clima di fratellanza, favorisce le domande di senso e testimonia un progetto di vita buona alla luce del Vangelo.

L’idea di educazione e di apprendimento: l’educazione integrale della persona

L’educazione nella nostra scuola volge all’educazione integrale del bambino e l’azione educativa si snoda attorno alle finalità previste dalle Indicazioni ministeriali per la Scuola dell’Infanzia.
“Nello stesso tempo”, la scuola Fism “dà particolare importanza ad alcuni temi o dimensioni dell’educazione, quali: l’educazione religiosa e in particolare l’Insegnamento della Religione Cattolica (di cui ogni alunno che si iscrive a questa scuola è tenuto ad avvalersi, in quanto tale insegnamento è parte integrante del Progetto educativo della scuola stessa), la formazione della coscienza e la dimensione morale, le domande di senso presenti nel bambino”.
Le Indicazioni ministeriali sono così arricchite da una visione cristiana della vita. Una vita da accogliere come dono e da donare, imparando a prendersi cura di sé, dell’ambiente e degli altri con la certezza che il dono che abbiamo ricevuto non tradirà le promesse di essere vita buona perché affidata alle mani di Dio.
La nostra scuola dell’infanzia paritaria intende il bambino persona unica e irripetibile voluta da Dio e si propone come luogo dove:
• il bambino può costruire una base “sicura” in ambito cognitivo, affettivo ed emotivo relazionale;
• i bambini e le bambine provano sé stessi, prendono coscienza, fanno esperienza delle cose, delle situazioni, degli eventi, delle persone, dei sentimenti, delle emozioni;
• tutte le proposte didattiche sono legate alla sfera dell’AUTONOMIA, dell’IDENTITA’ e delle COMPETENZE e partono dall’esperienza del bambino;
• la scuola svolge la funzione di filtro, di arricchimento e valorizzazione delle esperienze extrascolastiche;
• l’osservazione e l’ascolto rappresentano i punti centrali e qualificanti da cui partire con la progettazione per restituire al bambino l’esperienza in forma più ricca e chiara, attraverso i codici dei sistemi simbolico culturali;
• il bambino gioca un ruolo attivo perché protagonista.

L'idea di scuola

Finalità: identità, autonomia, competenze, cittadinanza

“La scuola dell’infanzia paritaria, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto di educazione”. (Indicazioni per il Curricolo).
La scuola dell’Infanzia, concorre all’educazione del bambino promuovendone le potenzialità di relazione, di autonomia, di creatività e di apprendimento.
Le finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di elevata qualità, garantito dalla professionalità dei docenti e dal dialogo sociale ed educativo con la comunità.
Alla luce delle finalità generali indicate da leggi, norme dello Stato Italiano e del proprio Progetto Educativo, la nostra Scuola si impegna a creare le condizioni perché ogni bambino possa sviluppare tutte le sue potenzialità e pone le basi perché ognuno possa realizzare il proprio progetto di vita.
Per ogni bambino o bambina, la Scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della cittadinanza, delle competenze.

Lo sviluppo dell’identità:
“Vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi ed essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quella di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante in un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli” (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia).

Lo sviluppo dell’autonomia:
“Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.”
(Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia).

Lo sviluppo del senso di cittadinanza:
“ Scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise, implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura.”
(Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia)

Lo sviluppo delle competenze:
“Giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condividere; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e gioco di ruoli, situazioni ed eventi con linguaggi diversi”.
(Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia)

I cinque campi di esperienza: traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi specifici di apprendimento

Gli obiettivi generali sopra descritti si declinano poi in maniera più particolareggiata in obiettivi specifici, articolati in cinque aree come indicato dalle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell'infanzia e del Primo Ciclo d'istruzione - 2012.
Nella scuola dell'infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all'insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.
Come si evince dalle Indicazioni Nazionali il curricolo dovrà essere redatto a partire dalle 8 Competenze Chiave Europee recepite dall’Italia con il DM 139 e i suoi allegati. I campi d’esperienza trovano nelle 8 Competenze ampio sviluppo in termini di interdisciplinarietà.
L’organizzazione del curricolo per competenze consente di mettere al centro del progetto educativo le azioni, la corporeità, la percezione, gli occhi, le mani dei bambini. Un fare e un agire, sia individuale sia di gruppo, che permettono percorsi di esperienze da utilizzare per compiere operazioni fondamentali quali: classificare, discriminare, descrivere, argomentare, interpretare l'ambiente in cui è in rapporto.
Nel curricolo per competenze appaiono conoscenze (che per la scuola dell’infanzia coincidono con gli spazi di esperienza pratica) e abilità riferite ai diversi traguardi di competenza dei campi di esperienza.

... continua la lettura nella pagina 9 del PDF completo.

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